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Debito emergente: tornano i rendimenti!
Come investire con flessibilità in questo segmento?
Nuove opportunità sui mercati emergenti
Nel corso del 2022, i rialzi dei tassi di riferimento da parte delle principali Banche Centrali, insieme alla guerra in Ucraina, hanno innescato uno shock di volatilità sui mercati emergenti e sviluppati. Infatti, i prezzi elevati delle materie prime, l’aumento dei tassi di interesse, la lenta ripresa dell’economia cinese e le incertezze relative all’approvvigionamento energetico dell’Europa, hanno contribuito ad accentuare i timori di una recessione globale.
In questo contesto, le obbligazioni hanno registrato la peggiore fase di mercato al ribasso dal 1929. I mercati emergenti non sono stati risparmiati, come dimostrato, ad esempio, dagli indici EMBIG (debito sovrano in valuta estera) e GBI-EM (debito sovrano in valuta locale), che hanno realizzato performance annue tra le più scadenti dalla loro costituzione. Tuttavia, l’intensità di tale shock ha creato opportunità molto interessanti sui mercati emergenti, per i seguenti motivi:
i tre principali fattori negativi per i mercati emergenti nel 2022 (Federal Reserve, Cina e guerra in Ucraina) stanno tutti scomparendo lentamente, a ritmi diversi;
le valutazioni attuali del debito emergente sono molto interessanti. In primo luogo, il carry trade offerto è elevato, quasi a due cifre. Secondariamente, i fondamentali di bilancio dei paesi emergenti sono abbastanza solidi e l’inflazione è relativamente sotto controllo, considerate le politiche restrittive attuate dopo la pandemia.
Beneficiare del meglio di entrambi gli universi
Una gestione “decorrelata dall’indice di riferimento” presenta il vantaggio di offrire il meglio di entrambi gli universi, sia nel segmento del debito in valuta estera che di quello in valuta locale. In effetti, la flessibilità del nostro mandato ci consente di evitare di investire in paesi dove i tassi di interesse reali sono negativi, come nel caso di Polonia, India, Golfo Persico, ecc., cosa che i Fondi vincolati all’indice di riferimento non possono fare.
Questo approccio richiede una gestione attiva della duration modificata sui tassi di interesse. A tale proposito, privilegiamo principalmente l’esposizione al debito in valuta locale, oltre che a quello in valuta estera, dei paesi che si trovano in una fase meno avanzata del loro ciclo di inasprimento monetario, come quelli dell’Europa centrale. Inoltre, riteniamo che i paesi più proattivi in materia di rialzo dei tassi di interesse, e altri che lo hanno intrapreso in un secondo tempo, come il Messico, restano interessanti. Privilegiamo anche i paesi esportatori di materie prime, che presentano spread creditizi piuttosto elevati, i quali offrono copertura contro l’aumento dei tassi e beneficiano del boom delle materie prime grazie alle loro partite sulle esportazioni (principalmente in America Latina e in Africa). Questi paesi dovrebbero trarre vantaggio dall’aumento dei prezzi delle materie prime, nonché dagli investimenti dei paesi importatori di materie prime, necessari per compensare la carenza di produzione della Russia e dell’Ucraina nei prossimi mesi.
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Fonti: Carmignac, Bloomberg, 30/12/2022.
Mercato dei cambi: ulteriore driver di performance e fattore di decorrelazione
La gestione attiva delle valute non è solo un vero e proprio driver di performance aggiuntivo, ma anche un importante fattore di decorrelazione. Attualmente, privilegiamo le valute dell’area EMEA (corona ceca, fiorino ungherese) e dell’America Latina (Real brasiliano, peso cileno e messicano), dove identifichiamo opportunità di carry trade elevato.
Inoltre, grazie alla flessibilità del nostro mandato, possiamo rettificare il rischio del portafoglio aumentando o riducendo tatticamente l’esposizione alle valute forti, come l’euro il dollaro statunitense o lo yen, al fine di beneficiare dei vari contesti del mercato dei cambi.
Pertanto, durante il 2022, il nostro paniere di valute emergenti ha apportato un ottimo contributo alla performance del Fondo, approfittando del contesto di debolezza del dollaro.
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Dimostrazione del concetto: Carmignac P. EM Debt
Qualunque sia il triennio considerato, corrispondente al periodo minimo di investimento consigliato, il Fondo ha conseguito il suo duplice obiettivo: registrare una performance positiva e sovraperformare sistematicamente il proprio indice di riferimento (indice delle obbligazioni denominate in valute locali), nonostante due crisi importanti, da quando è stato costituito cinque anni e mezzo fa (il 31 luglio 2017).
Va notato che ha sempre sovraperformato anche l’altro indice di riferimento dei mercati obbligazionari emergenti, ovvero l’indice EMBIG, rappresentativo del debito in valuta estera.
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¹JP Morgan GBI – Indice Emerging Markets Global Diversified Composite Unhedged EUR. ² Indice EMBIG (JPEIDHEU Index)
Le performance passate non sono necessariamente indicative di risultati futuri. Il rendimento può aumentare o diminuire a seguito di fluttuazioni valutarie. Le performance si intendono al netto delle spese (escluse eventuali commissioni d’ingresso spettanti al distributore).
I rendimenti locali dei mercati emergenti sono quelli che hanno apportato i migliori contributi alla performance recente del Fondo. Benché lo scorso anno fossero calati a livelli decorrelati dall’inflazione e dai fondamentali, dalla fine del terzo trimestre del 2022 sono tornati ai livelli reali. Va ricordato che, durante la pandemia, i paesi emergenti hanno implementato misure di sostegno di entità minore rispetto ai paesi sviluppati, e che i loro tassi di inflazione non sono quindi aumentati di pari misura. Infine, la strategia di gestione del Fondo si è rivelata efficace, indipendentemente dalla categoria presa in considerazione.
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Quota FW EUR Acc. Rendimenti espressi in euro. Indice di Sharpe calcolato a partire dai rendimenti settimanali. Tasso privo di rischio: EONIA capitalizzato giornalmente. Le performance passate non sono necessariamente indicative di risultati futuri. Le performance si intendono al netto delle spese (escluse eventuali commissioni d’ingresso spettanti al distributore). Il rendimento può aumentare o diminuire a seguito di fluttuazioni valutarie. Carmignac Portfolio EM Debt FW EUR Acc (ISIN: LU1623763734) rientrava nella categoria Alt - Long/Short Credit Morningstar ma è passato alla categoria Global Emerging Markets Bond all’inizio di febbraio 2020; la simulazione dei risultati è avvenuta quindi all’interno di questa categoria.
Dalla sua costituzione (il 31 luglio 2017), il Fondo registra un solido track-record in termini di performance, e si classifica nel 1° decile della sua categoria Morningstar sull’orizzonte temporale di investimento consigliato e dalla costituzione, sia in termini di performance che di indice di Sharpe.
Inoltre, a Joseph Mouawad è stato attribuito il rating “AAA” da Citywire, e anche le nostre competenze nel debito emergente sono state classificate da Citywire al livello “GOLD” nella categoria “ Obbligazioni – Debito emergente denominato in valuta forte“.
Va sottolineato che il nostro track-record in termini di solida performance non è stato conseguito a discapito di un’assunzione eccessiva del rischio, come dimostrato dalle perdite massime registrate, in linea con quelle della categoria.
Carmignac Portfolio EM Debt FW EUR Acc
Periodo minimo di investimento consigliato
Rischio minimo Rischio massimo
MERCATI EMERGENTI: Le condizioni di funzionamento e di controllo dei mercati "emergenti" possono divergere dagli standard prevalenti nelle grandi borse internazionali e avere implicazioni sulle quotazioni degli strumenti quotati nei quali il Fondo può investire.
TASSO D'INTERESSE: Il rischio di tasso si traduce in una diminuzione del valore patrimoniale netto in caso di variazione dei tassi.
CAMBIO: Il rischio di cambio è connesso all'esposizione, mediante investimenti diretti ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati, a una valuta diversa da quella di valorizzazione del Fondo.
CREDITO: Il rischio di credito consiste nel rischio d'insolvibilità da parte dell'emittente.
L'investimento nel Fondo potrebbe comportare un rischio di perdita di capitale.
Carmignac Portfolio EM Debt FW EUR Acc
2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
2024 (YTD) ? Year to date |
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Carmignac Portfolio EM Debt FW EUR Acc | - | - | - | +1.10 % | -9.97 % | +28.88 % | +10.54 % | +3.93 % | -9.05 % | +15.26 % | +0.37 % |
Indice di riferimento | - | - | - | +0.42 % | -1.48 % | +15.56 % | -5.79 % | -1.82 % | -5.90 % | +8.89 % | +0.38 % |
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3 anni | 5 anni | 10 anni | |
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Carmignac Portfolio EM Debt FW EUR Acc | +1.23 % | +6.93 % | - |
Indice di riferimento | +0.43 % | +0.15 % | - |
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Fonte: Carmignac al 28/06/2024
Costi di ingresso : | Non addebitiamo una commissione di ingresso. |
Costi di uscita : | Non addebitiamo una commissione di uscita per questo prodotto. |
Commissioni di gestione e altri costi amministrativi o di esercizio : | 1,05% del valore dell'investimento all'anno. Si tratta di una stima basata sui costi effettivi dell'ultimo anno. |
Commissioni di performance : | Per questo prodotto non si applicano le commissioni di performance. |
Costi di transazione : | 0,57% del valore dell'investimento all'anno. Si tratta di una stima dei costi sostenuti per l'acquisto e la vendita degli investimenti sottostanti per il prodotto. L'importo effettivo varierà a seconda dell'importo che viene acquistato e venduto. |