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Carmignac Patrimoine – Commento dei gestori Giugno 2023

Contesto di mercato

Il mese di giugno è stato caratterizzato dalla pubblicazione di dati macroeconomici che mettono in luce tendenze contrastanti. Ciononostante l’economia statunitense si è dimostrata resiliente, sostenuta dalle liquidità e dai risparmi accumulati durante la pandemia di Covid grazie ai quali i consumi privati hanno registrato un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente. Negli Stati Uniti sono stati creati oltre 200.000 posti di lavoro a conferma del vigore del mercato del lavoro. In Europa, per contro, gli indici PMI inferiori al previsto e l’IFO tedesco deludente fanno temere che la normalizzazione monetaria in corso inizi a impattare la crescita. In Europa e negli Stati Uniti l’inflazione è scesa benché l'inflazione di fondo rimanga elevata, il che desta qualche preoccupazione. In giugno le Banche Centrali hanno adottato posizioni divergenti: la Federal Reserve ha sospeso i rialzi dei tassi, mentre la BCE e la Banca d'Inghilterra hanno proseguito la stretta monetaria. Le Banche Centrali sottolineano tutte la necessità di andare oltre: la BCE alla luce della situazione nel Regno Unito che fa presagire un aumento dei tassi al 6%, e la Fed sottolineando il carattere temporaneo della pausa. I mercati obbligazionari hanno messo da parte le aspettative di allentamento monetario nel corso del 2023, con un aumento dei tassi su tutte le scadenze, in particolare quelle brevi, dove i tassi statunitensi a 2 anni sono aumentati di 49 punti base. Nonostante questi sviluppi, gli asset rischiosi hanno registrato un andamento positivo, con una contrazione degli spread creditizi e un significativo apprezzamento dei mercati azionari. L'S&P 500 è salito del 6,5% così come il Nasdaq, che con l’aumento di oltre il 30% registra la migliore performance semestrale dal 1983. L'indice paneuropeo è salito del 3,6%, mentre il Nikkei 225 è aumentato del 7,5%, sostenuto dalla politica di tassi di interesse bassi della Banca del Giappone e dall'afflusso di investitori stranieri.

Commento sulla performance

Il Fondo in giugno ha registrato una performance positiva, superiore all’indice di riferimento. La performance è riconducibile alla selezione di titoli nei mercati azionari e obbligazionari. Tra i titoli che hanno maggiormente contribuito alla performance mensile figurano Eli Lilly, Palo Alto e Schlumberger. Eli Lilly, nota azienda farmaceutica, ha registrato una solida crescita grazie ai prodotti innovativi e alla presenza internazionale. Palo Alto, specialista della sicurezza informatica, è stata favorita dalla crescente domanda di soluzioni per la protezione dalle minacce informatiche. Schlumberger, leader nel settore dei servizi petroliferi, è stato sostenuto dal rebound delle quotazioni petrolifere durante il mese. Il Fondo tuttavia ha dovuto anche affrontare delle sfide. L'esposizione al debito sovrano statunitense, soprattutto a medio e lungo termine, ha influito negativamente sulla performance. Ma i ribassi sono stati controbilanciati dal posizionamento vantaggioso nel debito emergente del Brasile e dell'Europa orientale.

Prospettive e strategia d'investimento

Nell'attuale contesto economico caratterizzato da economie resilienti e inflazione persistente, le Banche Centrali manterranno probabilmente la rotta senza svolte nella seconda metà dell'anno. Benché la disinflazione sia apparentemente sotto controllo, il ritorno al target d’inflazione del 2% sembra più difficile da raggiungere del previsto, richiederà un aumento della disoccupazione e dei tassi di interesse. Di conseguenza prevediamo un rallentamento sincronizzato nella seconda metà dell'anno, con una recessione negli Stati Uniti, una stagnazione in Europa e una crescita modesta in Cina. In questo contesto è fondamentale adottare un approccio selettivo e una gestione attiva dell'esposizione. Sui mercati azionari si raccomanda una maggiore cautela, privilegiando i titoli difensivi o quelli che beneficiano di tendenze strutturali favorevoli, come l'intelligenza artificiale o la sanità. Sul fronte delle obbligazioni le Banche Centrali reagiranno in base ai dati economici, il che significa che dobbiamo essere preparati a diversi scenari. La prospettiva di una riduzione dei tassi d'interesse è ipotizzabile nel caso di un rallentamento economico confermato, ma un'economia più resiliente potrebbe portare a rialzi dei tassi che penalizzerebbero i rendimenti obbligazionari a lungo termine. Manteniamo pertanto un posizionamento bilanciato che privilegia le scadenze medie e lunghe del debito sovrano e le opportunità di credito in settori favorevoli (energia, finanza, CLO), pur rimanendo attenti alla volatilità dei mercati e ai potenziali rischi geopolitici.

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Carmignac Patrimoine A EUR Acc

ISIN: FR0010135103

Periodo minimo di investimento consigliato

Rischio minimo Rischio massimo

1 2 3 4 5 6 7
Principali rischi del Fondo

AZIONARIO: Le variazioni del prezzo delle azioni, la cui portata dipende da fattori economici esterni, dal volume dei titoli scambiati e dal livello di capitalizzazione delle società, possono incidere sulla performance del Fondo.

TASSO D'INTERESSE: Il rischio di tasso si traduce in una diminuzione del valore patrimoniale netto in caso di variazione dei tassi.

CREDITO: Il rischio di credito consiste nel rischio d'insolvibilità da parte dell'emittente.

CAMBIO: Il rischio di cambio è connesso all'esposizione, mediante investimenti diretti ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati, a una valuta diversa da quella di valorizzazione del Fondo.

L'investimento nel Fondo potrebbe comportare un rischio di perdita di capitale.

Carmignac Patrimoine A EUR Acc

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2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 (YTD)
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Year to date
Carmignac Patrimoine A EUR Acc +8.81 % +0.72 % +3.88 % +0.09 % -11.29 % +10.55 % +12.40 % -0.88 % -9.38 % +2.20 % +6.98 %
Indice di riferimento +15.97 % +8.35 % +8.05 % +1.47 % -0.07 % +18.18 % +5.18 % +13.34 % -10.26 % +7.73 % +11.97 %

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3 anni 5 anni 10 anni
Carmignac Patrimoine A EUR Acc -0.58 % +2.27 % +1.38 %
Indice di riferimento +2.90 % +5.26 % +6.29 %

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Fonte: Carmignac al 29/11/2024

Costi di ingresso : 4,00% dell'importo pagato al momento della sottoscrizione dell'investimento. Questa è la cifra massima che può essere addebitata. Carmignac Gestion non applica alcuna commissione di sottoscrizione. La persona che vende il prodotto vi informerà del costo effettivo.
Costi di uscita : Non addebitiamo una commissione di uscita per questo prodotto.
Commissioni di gestione e altri costi amministrativi o di esercizio : 1,51% del valore dell'investimento all'anno. Si tratta di una stima basata sui costi effettivi dell'ultimo anno.
Commissioni di performance : 20,00% max. della sovraperformance in caso di performance superiore a quella dell'indice di riferimento da inizio esercizio, a condizione che non si debba ancora recuperare la sottoperformance passata. L'importo effettivo varierà a seconda dell'andamento dell'investimento. La stima dei costi aggregati di cui sopra comprende la media degli ultimi 5 anni, o dalla creazione del prodotto se questo ha meno di 5 anni.
Costi di transazione : 0,63% del valore dell'investimento all'anno. Si tratta di una stima dei costi sostenuti per l'acquisto e la vendita degli investimenti sottostanti per il prodotto. L'importo effettivo varierà a seconda dell'importo che viene acquistato e venduto.
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