Carmignac

La Cina in controcorrente

  • Autore/i
    Kevin Thozet
  • Data di pubblicazione
  • Lunghezza
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Desiderose di stimolare l’economia, le autorità cinesi paiono intenzionate ad allentare le loro politiche su diversi fronti: sanitario, normativo, fiscale e monetario. Elementi sufficienti per favorire un rimbalzo dei titoli azionari cinesi?

Impulso del credito in Cina e performance delle azioni cinesi

Carmignac
Fonte: Carmignac, Bloomberg

Negli ultimi tempi, Pechino ha cambiato i toni delle proprie dichiarazioni a sostegno di un’economia in netto rallentamento. Si tratta di una posizione realmente in contrasto con gli altri principali blocchi economici e nei confronti del proprio rigore, che da oltre un anno sta ampiamente penalizzando i mercati azionari cinesi.

Sul fronte sanitario, nei giorni scorsi il governo centrale ha quindi ribadito le raccomandazioni per la revoca delle misure di restrizione e di prevenzione anti Covid eccessivamente restrittive. Anche in materia di regolamentazione le autorità stanno riducendo la pressione, dimostrandosi persino più flessibili.

In ambito monetario, i coefficienti delle riserve obbligatorie sono stati ulteriormente ridotti in primavera. I tassi di interesse di riferimento sono stati tagliati per la seconda volta quest’anno, così come quelli sulle linee di credito a medio termine. Obiettivo perseguito: incoraggiare gli investimenti (gli istituti di credito che concedono maggiormente prestiti), sostenere la domanda di abitazioni (il settore immobiliare rappresenta il 25% del PIL cinese), e quindi l’economia. Si tratta di un contrappeso accolto favorevolmente, in un momento in cui le Banche Centrali dei paesi sviluppati stanno inasprendo le loro politiche, in piena fase di rallentamento del ciclo economico.

La ripresa del credito dovrebbe quindi rappresentare uno degli aspetti chiave del rimbalzo economico “dell’Impero del miliardo”. Inoltre, anche altre misure volte a stimolare la domanda interna dovrebbero produrre effetti, e questo a partire dalla seconda metà dell’anno: accelerazione degli investimenti nelle infrastrutture (con la progressione delle emissioni obbligazionarie degli enti locali), sgravi fiscali alle imprese e aiuti alle famiglie con redditi più bassi.

Tutti questi fattori potrebbero, in ultima analisi, sostenere i titoli azionari cinesi.